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    Gerico61's profile
    Schiava

    Non e' farina del mio sacco, e' molto vecchio parliamo di 18-19 anni fa mi e' ricapitato fuori facendo pulizia sul PC lo condivido con voi sperando di fare cosa gradita e ricordando con infinito affetto la persona e i momenti.

     

     

    Schiava

    Sono sul treno....la nebbia fuori dal finestrino mi copre il paesaggio...sto tornando a casa. Guardo la mia mano che scrive e vedo un segno. Sorrido. E' il segno lasciato dalla polsiera messa dai miei Padroni. Ho mille emozioni, sensazioni, dentro. Difficili da scrivere e descrivere. Ma è un compito da loro assegnatomi. Torno indietro nel tempo....mesi fa. Febbraio. Io sono una slave., anche se amo molto di più essere chiamata SCHIAVA. E' una parte di me. Un mio essere. Amo sentirmi totalmente e assolutamente.....”DEVOTA”. Ricordo che quando parlammo per la prima volta io ero di un'altro Padrone....stavo vivendo la fine di una bella e dolorosa storia. Iniziammo a parlare del più e del meno. Ora....in questo momento dopo aver passato una settimana intensa e bellissima...dico........sono fortunata ad averli come Padroni. Si molto. Ci siamo parlati per 7 mesi...abbiamo riso, discusso...siamo diventati principalmente amici. Hanno vissuto con me momenti belli e momenti brutti. Li ho sempre sentiti “molto vicini”. Fino a... Era la fine di agosto ricordo....quando prendemmo il discorso in maniera più seria...più specifico. Loro hanno altre “complici” e, ricordo dissi che mi sarebbe tanto piaciuto essere una di loro...essere il “giocattolo” di due Padroni. Il loro giocattolo..... Sì...mi iniziava ad inebriare questa cosa..a darmi delle scariche di adrenalina.... Ricordo la frase del mio Padrone....”se vuoi, devi essere tu a chiedercelo, a scrivercelo.....Ci ho pensato per due...tre giorni....a cosa dire...a cosa scrivere...ero eccitata, emozionata...una sola parola...una semplice domanda e sarebbero cambiate le cose...finchè un pomeriggio, il 10 Settembre.... Iniziai il mio percorso...fino ad oggi, fino al mio ritorno a casa....fino al prossimo nostro incontro. Continuo a guardare il segno....mi emoziona. Ho altri segni ma....che guarderò a casa, davanti ad uno specchio.... Torno indietro di una settimana... L'ordine è: “tutta depilata e senza slip e reggiseno”. Sono eccitata da giorni. E sono in castità. E' stato il loro primo ordine. Scendo e trovo ad attendermi il Padrone. Emozioni violente, forti, provo a “dominarle” ma...non riesco, so che Lui l'ha notato...sentito ogni mia vibrazione...mi porta a casa e li vedo Lei...la mia Padrona... La mia Padrona. Com'è bella. Rimarrei ora a vederla ridere...ti incanta.... Ha un bel viso, dolce, uno sguardo intenso, ma i suoi occhi cambiano, si induriscono quando “comanda”....come quelli del mio Padrone. Ho “giocato” davvero per la prima volta con loro....il frustino sulla mia pelle, il “telescopio” come lo chiama in maniera scherzosa il mio Padrone....ho provato una frusta subito...dopo 10 minuti che sono arrivata.(non e' vero almeno un paio d'ore :PPPPPPPPPPPP) 10 frustate. La mia prima punizione. Non ero depilata bene. Ricordo...di essermi eccitata ad ogni colpo, ad ogni frustata che dalla mano del mio Padrone partiva. Ho provato l'emozione del morso, essere appesa per le caviglie, giochi nuovi per me... Completamente. Rivivo ancora il momento eccitante di quando sono stata legata al letto....gambe e braccia divaricate...con il dildo ben messo nel mio sedere...mio....no quando gioco nulla è mio...è loro...io sono il loro giocattolo...la loro “bambola di carne”...e possono fare di me quello che vogliono e come più gli piace.... Sentire il “telescopio” sulle cosce, sul seno, sulla mia fica depilata...ogni colpo che Loro davano era dolore misto ad eccitazione...tanta eccitazione...ero....come un fiume in piena, pronto a rompere gli argini....ma non potevo...ancora non avevo il permesso di godere....e potrei anche non averlo avuto...sono Loro a decidere se e quando... Era un continuo altalenarsi di giochi....chiudo gli occhi e mi torna un'immagine davanti...una trave.....io in piedi, occhi bassi, braccia dietro la schiena...nuda. Solo autoreggenti e stivali...è così che i miei Padroni mi hanno ordinato di stare per tutta la settimana....ora sono lì..ferma, immobile...in attesa che il mio Padrone finisca di “preparare” il gioco...una corda scende dalla trave....mi porge delle polsiere e delle cavigliere...Mi guarda... “Indossale!”...ho lo sguardo smarrito...io..non le ho mai usate...ho paura a dirlo...ma lo faccio alzando lo sguardo, rischiando una punizione per averlo fatto senza permesso,...come ad implorare...mi guarda...sorride e...mi aiuta a “indossarle”....poi prende i miei polsi, ci passa una corda e, in un attimo mi ritrovo appesa con le braccia in alto e le gambe divaricate...mi “disegna” il seno con le mollette...per poi scendere sulle grandi labbra e sul clito...dolore...si...ma vorrei non si fermasse mai...ma sento dolore...ma non sono nella posizione di poter decidere o volere.....”chi sei tu?” - la vostra schiava – “chi siamo noi?” - i miei Padroni...dico sorridendo e con orgoglio...- “puoi decidere o scegliere?” - no – “bene. Quindi che vuoi o non vuoi ti piace o non ti piace, non è un problema nostro. Fine discorso”....e...sono felice quando dicono questo...sto bene.... Dopo le mollette è il momento delle pinzette..oh...si...lì il dolore è forte....molto forte...hanno un'attacco strano.... e con dentini ricurvi...sono belli a vedersi...molto. Li hanno comprati per me....hanno come “peso” la forma di un bellissimo animale...ma a dispetto della “dolcezza” dell'animale....fanno male...mi sento svenire...ma devo e voglio resistere...non voglio deluderli...se ne accorgono e decidono di cambiare “gioco”..usarne uno che il mio Padrone ha costruito appositamente per me...per me..ne sono orgogliosa...dei morsetti alle grandi labbra, da dove partono due bastoni, uno viene inserito nella mia fica e l'altro ( a cui sono collegate delle pinze non dei pesi) che regge degli appositi pesi...e tutto questo mentre ho “costantemente” un cuneo anale e, mentre la mia Padrona usa il gatto a 9 code su me....lasciandomi dei bellissimi “disegnini” sulla mia schiena.... Ha un tocco particolare la mia Padrona...forte, sicuro, deciso...diverso e allo stesso tempo simile a quella del mio Padrone.... La cosa più bella...importante....è che....ero “tranquilla” nelle loro mani..Sapevo che la sensazione più forte non sarebbe stata la paura...ma l'eccitazione, la consapevolezza di essere la persona giusta, nel momento giusto, nel posto giusto. Lì con loro. Con i miei Padroni. Avevo detto a loro....”non piangerò, non vi supplicherò”...oh si se l'ho fatto..ho supplicato...ho pianto...e in quel momento...in quel preciso momento c'è stata un'esplosione di emozioni...captata da me e da loro..nel momento che il mio Padrone ha preso la testa stringendola a sé, accarezzandomi, baciandomi delicatamente gli occhi, allora ho e hanno avuto la conferma. Io sono Loro. Sono completamente e totalmente Loro. E Loro sono i miei Padroni. Lo sapevo e l'ho sentito. Ho la certezza. Poi dopo il “gioco” è il momento delle tenerezze, del sesso. Momenti intensi, dove dopo un periodo di castità, finalmente ho il permesso di godere. Godere insieme a Loro. Far godere la mia Padrona e il mio Padrone. Per una settimana vivere queste emozioni, parlare e ridere con Loro, uscire e stare con i loro Amici, essere anche io un'amica...vivere anche momenti di “quotidianità, accompagnare Lei a lavoro e andarla a riprendere, fare la spesa con Loro...è stato esaltante, eccitante, bellissimo. E ora...sto tornando a casa....ma sono “cresciuta” dentro, come persona e come schiava. E questo grazie ai miei Padroni, ai miei Amici. A Loro. E...attendo il nostro prossimo incontro...ma l'attesa, sì...sarà difficile, per la lontananza, per la castità che di nuovo mi è stata imposta, ma....so fino da ora che sarà..”nuova” ogni volta che ci rincontreremo.... E a ricordarmi di questa settimana ci saranno le foto...foto che i mie Padroni mi hanno fatto....foto che mi ridaranno altre emozioni ogni volte che le guarderò.... Grazie ancora Padroni, questo mio “diario” è per Voi...

     
      Posted on : Jun 30, 2023 | Comments (1)
     
    Vittoria

    Vittoria l'ho conosciuta in un forum che frequento di tanto in tanto, mi era piaciuta molto la sua presentazione era allegra e spiritosa.
    Premetto che la chiaccherata è nata nel modo più banale e spontaneo immaginabile ma che ha preso sin da subito un piglio piacevole e interessante, e che abbiamo parlato di una relazione tra di noi in via puramente ipotetica e per comodità di discorso, avendo lei un Padrone.
    Della stessa mia città avevamo in comune anche il dialetto e questa cosa ha facilitato la comunicazione non poco, in breve siamo passati dalla messaggeria a telegram e alle telefonate, è intelligente e curiosa e da poche frasi o mezze frasi dette nelle varie discussioni ha saputo capire molto di me e del mio passato.
    Rapidamente siamo entrati in una divertente intimità e Vittoria si è aperta con me raccontandomi una storia già sentita purtroppo troppe volte, mi racconta praticamente tutto senza filtri, per qualche motivo ha capito che può fidarsi e lo fa con spontaneità, chiedendomi più o meno esplicitamente opinioni e consigli, ho un carattere non facile, e non voglio ne posso cambiarlo, le ho detto con il massimo della schiettezza cosa pensassi della sua situazione, se non avessi fatto così avrei tradito la sua fiducia la vita mi ha portato a capire al volo la gente, e ho capito quasi subito che Vittoria s'era innamorata della persona sbagliata e che lo aveva capito anche lei anche se non lo voleva ammettere con se stessa, e il sentirselo dire era doloroso più che la cosa stessa, mi ha chiamato schiacciasassi, probabilmente non ha torto.
    Probabilmente la frequentazione con me le ha fornito un punto di vista esterno e non interessato, di fatto in breve tempo Vittoria chiude non senza dolore la storia malata che aveva in corso.
    Cominciamo a sentirci anche telefonicamente oltre che via chat, mi racconta molte cose di se e sempre più mi rendo conto che è una brava persona a tutto tondo, le racconto qualcosa anch’io specialmente del rapporto che mi lega a mia moglie, di come viviamo, delle mie passioni e di molte altre cose, tra cui anche il come io vedo i rapporti D/s di come amo mettere in chiaro da subito le cose, di come secondo me questo tipo di relazioni vanno gestite in modo che i sentimenti non prendano il sopravvento, che una sorta di “lucido cinismo” è indispensabile per mantenere le cose nella giusta prospettiva, che se voluto da tutti il “do ut des” non è sbagliato e che paradossalmente tutto ciò non significa non provare affetto reciproco, Vittoria capisce praticamente subito cosa io intenda e non senza qualche dubbio a riguardo accetta il concetto è diretta e tutto sommato pragmatica quindi non sono stupito della sua reazione.
    Mi rendo conto che è affascinata dal rapporto tra me mia moglie, dalla complicità che ci unisce e la posso capire è una cosa decisamente inusuale e molto forte.
    Un altro aspetto divertente delle nostre chiaccherate sono le scemate che diciamo apposta per ridere, e gli sfottò che ci scambiamo in numero impressionante, a Vittoria piace scherzare e sa stare allo scherzo, ed è decisamente divertente e a volte salutare ridere un paio di minuti con lei durante certe giornate.
    Mi rendo conto che non solo si trova bene a chiacchera con me ma che le interesso e quando mi chiede se mi può telefonare un pomeriggio non sono stupito dal contenuto della telefonata, vuole conoscermi e offrirsi perché vuole comunque continuare la sua esperienza come sottomessa.
    Le rispondo che a prescindere avrei piacere di conoscerla, le anticipo cosa mi aspetto da lei se decide di offrirsi per il resto o meglio per i dettagli ne parliamo con calma vis-à-vis e le dico che ci possiamo vedere o domenica sera o lunedì che mia moglie lavora, restiamo per lunedì ma all’ultimo istante salta tutto per suoi impegni imprevisti, stranamente non penso neanche per un istante che mi stia coglionando, cosa che normalmente avrei pensato in 2 nanosecondi.
    Mi chiede di nuovo quando possiamo vederci ma vorrebbe che ci fosse anche la mia dolce metà, vuole conoscere e offrirsi ad entrambi, pochi istanti per fasarmi con mia moglie e l’invito a cena è fatto per 2 giorni dopo.
    All’arrivo le vado incontro sulle scale e mi trovo davanti una persona con un sorriso davvero luminoso, è tesa e si vede ma sorride ed è bella, si accomoda e vedo che a mia moglie piace, ha un sesto senso quasi infallibile e se sorride con calore al 99% ci ha preso, Vittoria non è alta e in tutta sincerità mi aspettavo una persona più robusta da come s’era descritta, io la guardo con lo sguardo finto corrucciato e lei mi risponde con una linguaccia, il ghiaccio è rotto.
    Ho avuto cura di farle trovare una chicca che so apprezza come antipasto, e la cosa la mette ancora più a suo agio, ceniamo discorrendo del più e del meno come se ci conoscessimo da anni, l’atmosfera è rilassata e cordiale come deve essere, una volta bevuto il caffè decido che è arrivato il momento di parlare e le dico, “oltre al piacere di averti conosciuta di persona e di aver cenato piacevolmente mi hai detto che vuoi dirci qualcosa, forza comincia” la tensione sale immediatamente e Vittoria con la voce carica di emozione ci dice “sono venuta a propormi per giocare con voi se mi volete” le rispondo “al 90% ti ho già detto cosa mi aspetto da te e lo stesso vale per mia moglie, mancavano dei particolari che ti elencherò adesso, poi se vorrai pensarci su ancora un po nessun problema”
    “Come ti ho già detto la tua vita, la tua famiglia, il tuo lavoro hanno sempre comunque la precedenza, la tua vita sessuale a parte quella con tuo marito che gestisci come meglio credi diventa nostra, quindi se hai trombamici o trombamiche chiudi, qualsiasi tipo di attività sessuale deve essere autorizzata da uno di noi due. Quando verrai qui non potrai indossare biancheria intima solo calze e reggicalze, dovrai essere sempre perfettamente depilata ma mi hai detto che già di tuo lo sei quindi va bene, al tuo arrivo ti sarà imposto un butt plug che manterrai per tutta la permanenza qui, ti potrà essere tolto solo ed esclusivamente per andare in bagno e per essere inculata (ho volutamente usato il termine forte per provocare una reazione) e sarai inculata ogni volta o da me o da lei o da entrambi a turno, ti useremo come e quanto vorremo, non ti lasceremo segni che poi dovresti giustificare, questo è direi tutto se vuoi altro tempo per pensarci ti ripeto non c’è problema e anche se cambi idea non cambieremo atteggiamento verso di te.”
    Vittoria risponde quasi subito “va bene accetto”, guardo mia moglie e lei annuisce, dopo di che si volta e le dice “alzati”, Vittoria esita un secondo solo ma si alza, Anna le dice “togliti la maglia”, un altra brevissima esitazione e Vittoria esegue, Anna prosegue togliti il reggiseno, e a ordine eseguito continua un capo alla volta lasciando Vittoria con addosso solo un paio di buffi calzini, vedo lo sguardo di mia moglie scintillare come non lo vedevo da tempo e non so dire quanta gioia questo mi procuri, le piace e sicuramente ci divertiremo moltissimo, è il mio turno di parlare le dico vieni qui di fronte a me, gira dietro le spalle di Anna e si piazza di fronte a me, allarga bene le gambe, esegue prontamente mani dietro la testa aggiungo e subito assume la posizione, quando sei di fronte a noi questa è la posizione che devi assumere sempre salvo che non ti sia diversamente ordinato, le gambe devono sempre essere aperte in qualsiasi posizione, inoltre ti rivolgerai a noi chiamandoci Padrona e Padrone o Signora e Signore chiaro? Risponde subito si Padrone si Padrona, allungo le mani e prendo in mano i suoi grossi seni che sono decisamente sodi, manipolo i capezzoli che hanno una dimensione adeguata all’importanza del seno e in pochi secondi si induriscono, dico a mia moglie capezzoli sensibili, la vedo formare silenziosamente le parole “che belle tette ha” e le sorrido, scendo con una mano al pube e trovo una ricrescita di pelo, glielo faccio notare e mi risponde imbarazzata non sono pronta non me lo aspettavo, vorrei risponderle io meno di te ma taccio e le annuisco dicendo ok a posto, entro con un dito tra le labbra e sento il clitoride reagire al tocco, dico a mia moglie un clitoride di buone dimensioni, il suo odore si sparge per la cucina, girati le ordino e immediatamente ho la visione della sua schiena e del suo sedere imponente ma non esagerato, lo tocco ed e’ decisamente sodo, chinati in avanti e con le mani apriti le natiche, esegue e mi trovo davanti i suoi buchi, entro con un dito in vagina e la trovo un lago, guardo mia moglie e le dico e’ un vero lago qui sotto, pagherei per vedere la sua faccia, estraggo il dito e lo infilo senza incontrare resistenza nel suo ano, è bene aperta anche da questa parte dico a voce alta, ok raddrizzati e voltati, esegue subito e riprende la posizione, le sorrido e le dico Vittoria ti accettiamo benvenuta tra di noi.
    Il suo sorriso dice felicità, dice calo della tensione, dice ce l’ho fatta, la sua voce dice solo grazie ed pieno di emozione e gratitudine.
    Rivestiti le dico, poi per rompere la tensione aggiungo pero’ i calzini con hello kitty non si possono proprio vedere, scoppiano a ridere entrambe e Vittoria mi dice lo sapevo che sarebbe arrivata la stavo aspettando, tra me penso ok ma hai riso ed e’ questo che conta, devi tirare il fiato.
    Domani creo un gruppo su telegram che sarà il mezzo con cui decidere e fissare gli incontri aggiungo mentre si riveste.
     
     
      Posted on : Jan 4, 2022 | Comments (0)
     
    Erica

     Questo è un racconto di pura fantasia qualsiasi riferimento a persone realmente esistenti o a fatti accaduti realmente è puramente casuale.

    Quando conobbi Erica in una chat diverso tempo fa era poco più che un adolescente, simpatica e spigliata si instaurò in breve tempo una grande confidenza, a tal punto che con la spontanea freschezza tipica dell'età mi rivelò candidamente che non aveva grandi esperienze, ma che non si sarebbe tirata indietro nei modi e nei tempi giusti, la sua curiosità a riguardo era molto forte.
    Era molto curiosa anche sul BDSM e mi faceva un sacco di domande a riguardo, con la massima sincerità le trasmisi le mie idee e qualche esperienza, questa mia franchezza le piacque molto, mi son presto reso conto che il tema la affascinava, o meglio che era uno dei temi che la affascinavano, anche se una certa dose di timidezza e di sana paura la faceva ragionare molto a riguardo.
    Un altra cosa che la affascinava era il rapporto tra me e mia moglie, libero aperto e molto complice, tranquillamente mi disse chissa quante cose nuove imparerei se fossi vostra.
    Erica era lontana e ero abbastanza certo non ci saremmo mai conosciuti di persona, sinchè non mi disse che aveva intenzione di iscriversi ad un università milanese,con la massima sincerità le offrii casa nostra come un posto dove venire sia a fare una mangiata in compagnia che per eventuali esigenze logistiche.
    In breve Erica era diventata di casa, e vedere questa giovane e graziosa donna che aiutava mia moglie nelle piccole faccende, che si offriva di servire a tavola e di lavare i piatti era diventata una piacevole abitudine, era una spugna Erica, chiedeva centinaia di cose e le assorbiva per poi magari dopo 15 giorni chiedere chiarimenti su qualcosa che aveva elaborato e su cui voleva conferma, le piaceva capire i comportamenti, la gente e soprattutto se stessa, a volte arrossiva profondamente quando ci chiedeva qualcosa di personale sul nostro rapporto e noi le rispondevamo con la massima tranquillità fornendo quei dettagli utili a una migliore comprensione, una buona parte di queste domande era dedicata al rapporto D/s e a come noi lo vivevamo.
    Eravamo coscienti che ci stava annusando e aspettavamo che si facesse avanti, e un lunedì sera dopo cena arrivò al punto esordendo con un
    "sono convinta di essere una persona con un carattere sottomesso, me ne rendo conto sia da comportamento quotidiano che da quello sessuale, vorrei provare a fare l'esperienza di essere vostra schiava se mi volete".
    Mia moglie le chiese "sei sicura di non confondere la tua timidezza che anche se ti sforzi di nascondere è grande con la sottomissione"?
    "Sono abbastanza sicura, per farti un esempio banale ma che secondo me rende l'idea a me piace essere passiva quando faccio sesso che l'uomo a decidere come fare e cosa fare".
    Intervenni dicendo "scusa Erica ma questo vuol dire abbastanza poco per non dire nulla, son cose decisamente differenti e mi fa strano tu non lo abbia capito dopo tutti i discorsi che abbiam fatto"
    "Sì mi rendo conto" replico Erica "ma non avevo un altro esempio da portare e speravo di riuscire a farvi capire cosa intendevo, ma adesso mi e' venuto in mente un esempio forse migliore e c'entri tu"
    La mia faccia doveva essere uno spettacolo perchè con la coda dell'occhio ho visto Anna che si sforzava di restare seria e quindi ho assunto la mia bella espressione seria e ho detto "spiega".
    "Ecco, tu non te ne rendi conto ma il tuo tono di voce è imperativo, il tuo sguardo soggioga la gente, non ce la faccio a  guardarti in faccia per piu' di qualche minuto, quando mi chiedi per favore passami quello o quell'altro lo fai in un modo che pur essendo gentile è un ordine e la cosa mi eccita molto"
    A questo punto Anna è scoppiata a ridere e io le son andato dietro subito lasciando la povera Erica interdetta e con una faccia ai limiti dello sconsolato.
    Ripresomi dopo un breve istante non ho potuto fare a meno di fare uan battuta per farle capire che era tutto a posto, e ho esordito con "cavolo,di riuscire  ad eccitare una ragazza solo col tono di voce mi mancava".
    OK Erica va tutto bene, parliamo un po di questa cosa, o meglio prima sentiamo cosa ne pensa Anna.
    "In tutta franchezza è così giovane che mi mette a disagio potrebbe essere nostra figlia"
    "Scusa Anna non sono tua figlia e ho la testa sulle spalle, mi son decisa a chiedere a voi perchè senza fare nulla avete conquistato la mia fiducia e sono certa di essere in buone mani, è comunque un esperienza che a questo punto devo fare per me stessa, con voi ho un ottimo rapporto, con qualcun'altro dovrei costruirlo, e non ho nessuna garanzia ne di riuscirci ne che sia come questo".
    "Accidenti, che testolina hai ragazza..." risponde Anna "facciamo così, sentiamo cosa ne pensa Marco e poi proviamo"
    Prima di conoscere te amore mio ho addestrato una giovane poco più grande di lei, è vero che son passati molti anni, ma è una sfida che mi sento di affrontare.
    Erica sorrise, ma le dissi "calma un momento prima è bene che tu sappia a cosa vai incontro" poi ci pensi e ci dici, OK rispose prontamente.
    Allora ascoltami bene, per prima cosa facciamo un distinguo, tu sei qui per studiare e questo ha la priorità su ogni cosa, quindi che non sappia mai che hai tralasciato lo studio per "giocare" mi arrabbierei moltissimo e ti manderei al diavolo, è chiaro?
    Sì,
    Molto bene, se vuoi essere nostra schiava devi accettare che la tua vita sessuale non ti appartiene più, quindi qualsiasi e sottolineo qualsiasi attività sessuale deve essere autorizzata da Anna o da me, significa niente ragazzi, niente toccarti, niente giochini con le ragazze, decidiamo noi se e quando, e neanche da dire ma a scanso di equivoci diciamolo assoluta sincerità sempre è chiaro?

    OK Non vogliamo che la tua vita sociale sia abbandonata, quindi con un po meno frequenza continurai ad uscire per andare a ballare, cenare bere con gli amici ma ripeto li ti fermerai.
    Come ultima cosa prima di prenderti come schiava voglio o meglio vogliamo provarti, e quindi tu un week end intero, da venerdi sera a domenica sera sarai nostra, e ti potremo fare qualsiasi cosa, se accetti non ti potrai tirare indietro.
    Con questo ho finito e ti dico pensaci e sappici dire.
    Guardo Anna, non ci serve parlare per capirci, sta pensando "ma cosa fai? sei andato giù durissimo subito, questa scappa" le sorrido e lei capisce che se Erica accetta queste condizioni subito è davvero convinta e val la pena di dedicarle tempo per addestrarla.
    Passano pochi istanti e Erica con gli occhi bassi e la voce bassa risponde "OK ci sto" "non vuoi pensarci un pò di più"? le chiede Anna "no sono convinta che ho deciso per il meglio".
    Alzati le dico con tono brusco, prontamente esegue e mi guarda con fare interrogativo, spogliati completamente aggiungo, un secondo di indecisione e comincia a spogliarsi arrossendo, un altro istante quando resta in intimo ma un'occhiata da parte mia la incita a continuare, in pochi minuti è completamente nuda.
    Erica non è alta ma è decisamente proporzionata e le sue curve sono più che a posto, inoltre è completamente depilata ed è una gradita sorpresa.
    Le dico "porta le mani dietro la testa e apri le gambe" esegue prontamente con un acceso rossore in viso e lo sguardo basso, "d'ora in poi quando sarai di fronte a noi salvo che non ti ordiniamo diversamente questa è la posizione che devi assumere".
    "Ti rivolgerai a noi chiamandoci Signora e Signore o Padrona e Padrone, hai capito"?
    "Sì Padrone"
    "Voltati", esegue prontamente e resta in posizione sino a che le dico "adesso chinati in avanti e apriti le matiche con le mani, voglio controllare che non ci siano peli da quella parte" esita un istante e io sibilo un secco "veloce"!
    che la fa scattare in quella posizione decisamente umiliante.
    "Bene, resta cosi" le ordino, Anna dice con un tono decisamente perfido "a naso amore mio direi che dovrai iniziare all'anal un altra donna" e continua immediatamente dopo con un "Erica sei mai stata inculata prima d'ora"?
    No Signora risponde la giovane con un tono al limite del pianto, "non preoccuparti cara mio marito è un vero maestro, e gli darò una mano anch'io, in breve diventerai una vera anal queen come deve essere una schiava"
    Alzati e rimettiti in posizione dissi qualche secondo dopo, Erica era paonazza una volta di nuovo di fronte a noi, la combinazione della posizione e dell'imbarazzo era stata davvero potente, adesso ci racconterai quali siano state le tue esperienze sessuali sin qui.
    Riassumendo il racconto di Erica, per la sua giovane età s'era data abbastanza da fare, e aveva avuto 11 partner coi quali aveva sempre solo fatto sesso tradizionale, il rossore era se possibile aumentato ma gli occhi luccivano, Anna con il suo sorrisetto chiese "ti sei eccitata Erica"?
    "Sì Padrona" detto a voce bassa praticamente un sussurro.
    "sei proprio una troietta, disse ridendo Anna, anzi da ora in poi quando sei qui con noi non sei piu' Erica, sei troietta, ti piace il tuo nuovo nome"?
    Sì Padrona.
    Bene troietta, le dico sparecchia la tavola e prepara il caffè, quando lo avremo bevuto noi se ne vuoi puoi fartene uno.
    Rapida nonostante l'imbarazzo o forse proprio per quello Erica sparecchiò e preparò la lavastoviglie, quindi accese la macchientta per l'espresso e preparò i caffè per noi ma non per se, alla fine del lavoro si rimise dove era con le mani dietro la testa e le gambe aperte.
    Bene hai già capito come devono essere le cose, adesso ti inginocchi e baci i piedi della padrona sino a che non ti dice di smettere, " sì Padrone" e prontamente si inginocchiò eseguendo, dopo un paio di minuti Anna disse "può bastare, rilzati", altrettanto prontamente erica si rimise in posizione, "sei stata abbastanza brava meriti un premio" aggiunse Anna con uno sguardo che conosco sin troppo bene, "adesso togli le mani da dietro la testa e toccati" Erica sbianca in volto e sussurra un "no ti prego..." "FORZA"! esclama Anna con tono che non ammette repliche, quasi piangendo Erica esegue e nel volgere di 5 minuti l'aria si riempie del caratteristico profumo di sesso, e Erica trema vistosamente sulle gambe raggiungendo il piacere, lo sguardo sempre basso e pieno ddi lacrime e un rossore fuori dal comune in viso frutto dell'imbarazzo e del piacere.
    Adesso rivestiti e siediti a tavola con noi, versati qualcosa da bere che ne hai bsogno, ti aspettiamo venerdì sera alle 21, dovrai presentarti senza indossare ne mutandine ne reggiseno, solo calze con reggicalze se non ce l'hai  vanno bene anche delle autoreggenti portatene di ricambio indosserai solo quelle sino a che non andrai via, gonna al ginocchio e camicetta, scarpe con tacco minimo 8 cm e' tutto chiaro?
    Sì Signore.
     
      Posted on : Oct 16, 2016 | Comments (0)
     
    L'iniziazione

    Buonasera mary, alla fine hai deciso vedo.
    Buonasera Padrone, si ma sono letteralmente terrorizzata.
    È palese la vedo dritta in piedi davanti a me nella nostra grossa cucina con il suo cappotto ancora indosso e la borsetta stretta tra le mani.
    Ok calma e tranquillità, ti ricordi le 2 safeword che abbiamo concordato e come vanno usate?
    Si Padrone.
    Bene dimmele, mary ubbidiente le ripete una alla volta facendo seguire il contesto appropriato.
    Brava, hai un contatto telefonico per il controllo?
    No Padrone, non mi chiamera’ nessuno per controllo.
    È una tua scelta, la possibilità l’hai non vuoi chiamare nessuno per usufruirne?
    No Padrone.
    Le sorrido e le dico ti ringrazio per la fiducia non la disattenderò.
    Ti avevo detto che volevo ti preparassi e ti presentassi qui in un certo modo, hai obbedito?
    Si Padrone, la tensione che la prende è palpabile, in condizioni normali non tace neanche se le spari adesso risponde a monosillabi e sembra quasi che tremi anzi trema davvero, si rende conto che è il momento della verità probabilmente vorrebbe scappare via, e sa che non la fermerei ma è troppo curiosa, vuole sapere se è la sua via se i suoi sogni e i suoi desideri riesce a prenderli in mano.
    Bene fammi vedere, un solo istante e uno sguardo come a dire allora fai sul serio… poi pare chiuda un interruttore e diventa di colpo risoluta, appoggia la borsa sul tavolo e apre il cappotto, mi guarda come a chiedermi dove lo puo’ mettere le indico la sedia davanti a me, una gonna al ginocchio una camicetta bianca, calze a rete e scarpe con un tacco non eccessivo, si apre la camicetta mostrandomi il seno libero da qualsiasi orpello, e’ bello sodo e giovane continua le dico, si alza la gonna mostrandomi che non indossa mutandine ma solo calze e un finissimo reggicalze, e che il pube e’ totalmente glabro, avvicinati voglio sentire se sei liscia come voglio io, 2 passi esitanti ed e’ a portata di mano la tocco guardandandola negli occhi e la sento fremere, ma riesce a sostenere lo sguardo, sei clisterizzata? Si padrone.
    Bene seguimi le dico avviandomi verso il solaio, dopo pochi passi siamo a destinazione dove le indico un appendiabiti a muro e le ordino di spogliarsi restando solo con le calze e le scarpe, su una scaletta a 3 gradini piazzata li a lato ci sono polsiere, cavigliere e un collare, indossali e regolali in modo che siano stretti ma che non ti blocchino la circolazione.
    Esegue con un po di apprensione e con modi impacciati dovuti all’inesperienza.
    Molto bene mary da adesso non puoi parlare se non direttamente interrogata ad esclusione delle safeword, esci dalla porta e sali le scale, ubbidisce prontamente ed e’ un vero spettacolo vederla salire sulla scala che porta al piano superiore, si blocca davanti alla porta chiusa aspettandomi la raggiungo e le dico apri ed entra apre la porta e fa l’ultimo gradino, ha visto la foto di quello che le si presenta davanti, ma di persona si vede che l’effetto e’ diverso e prima spalanca gli occhi poi li stringe osservando con attenzione, si dirige senza che le dica nulla sotto la trave ma la fermo dicendole no mary oggi no, non sarai legata alla trave, continua e vai in camera, stenditi sul letto piazzandoti un cuscino sotto le reni, quindi apri bene braccia e gambe.
    Ubbidisce, le blocco le braccia con dei cordini che avevo gia’ preparato, stessa sorte per le caviglie, che tiro verso l’esterno facendo scivolare i cordini sino a farle aprire le gambe al limite della possibilita’, e’ una X immobilizzata al letto, la guardo dritta negli occhi e la vedo tranquilla, le richiedo le safeword e subito mi risponde.
    Mary oggi la tua tortura sara’ il piacere, abbiamo davanti tutta la notte e ti faro’ venire con ogni mezzo a mia disposizione ad esclusione del rapporto sessuale, mentre parlo tiro fuori un certo numero di vibratori dalla borsa dei giochi e li appoggio sul letto di fianco a lei, ma comincero’ con le mani, dopo 5 minuti il fiato di mary e’ corto e il petto si alza e si abbassa sempre piu’ velocemente e come da copione viene facendomi pero’ una sorpresa, guarda guarda… questa piccola porca e’ una squirter… t’eri per caso scordata di dirmelo?
    Arrossisce violentemente e mi dice ero sicura di riuscire a trattenermi non volevo mi vergono di questa cosa.
    Piccola adesso ci divertiamo questo te lo assicuro preparati, perche’ da qui a domattina ti faccio impazzire.
    Dopo 2 ore piangeva supplicandomi di smettere, ma non usava la safeword, ho usato tutta la malizia che ho per stimolarla il piu’ a lungo possibile e quando mi ha visto prendere in mano la seconda volta il magic wand mi ha fermato, le ho concesso 1/4 d’ora di riposo per andare in bagno e per bere e quindi la danza e’ ricominciata, alle 4 di mattina ero stanco anch’io l’ho liberata e le ho detto ok per oggi puo’ bastare, non riusciva ad alzarsi dal letto e l’ho dovuta sollevare di peso per metterla nel lettino che le avevo preparato in precedenza di mandarla a casa neanche a parlarne.
    Ti senti di mangiare qualcosa? ti faccio un panino? no ho solo una gran sete e bisogno di dormire, non credevo che il piacere potesse essere cosi’ devastante, mi aspettavo di soffrire ma non in questo modo per la mia iniziazione, avrei scommesso che eri uno fuori regola ma non credevo cosi’ tanto.
     
     
      Posted on : May 23, 2016 | Comments (0)
     
    Odessa

    Se…

    Se sei la persona che traspare dai tuoi scritti, mi inginocchio dinanzi a Te in segno di stima. Se, dopo la brutta (prima) esperienza che ho vissuto in ambito bdsm decidessi di provare di nuovo, mi auguro di incontrare un uomo come Te. Buona notte.

     

    Mi trovo questo messaggio in un sito in cui sono iscritto, cavolo piacevole se una tizia che non ha la minima idea di chi sono e come son fatto mi dice una cosa simile c’è di che essere orgoglioso, la giornata comincia decisamente bene.

    Il minimo che si possa fare e’ rispondere ringraziando e spiegando come vivo la cosa e come la penso in merito

     

    Signora ti posso solo ringraziare,
    credo di essere una persona che usa il cervello, credo sia giusto e credo anche che esistano momenti da “in ginocchio cagna” e momenti da “siediti e prendiamo il caffè che parliamo”.
    Sono moltissimi anni che “gioco” ho avuto diverse complici/schiave/chiamale come preferisci, con molte ci si sente ancora giusto per le 4 chiacchere o ancora più sfacciatamente per farti un esempio con una in particolare quando cucino la polenta la DEVO avvisare perché si autoinvita.
    Sono della vecchia (ormai obsoleta mi verrebbe da dire) scuola, a questa eta’ non posso ne tanto meno voglio cambiare, certo vuol dire “giocare” poco, pero’ secondo me va bene cosi’, per la verita’ non ho mai dato molto peso alla “quantità” pur avendo ad esempio qualche anno fa avuto un esperienza in cui giocavo/giocavamo con 2 complici assieme, credo invece che valga molto il fatto che una volta rivestita una complice smetta di essere un giocattolo e torni ad essere una persona per la quale provo affetto e simpatia, sin ora questo modo di fare ha pagato, non vedo per quale motivo cambiare.
    TI auguro con la massima sincerità’ possibile di avere esperienze belle ricche e molto soddisfacenti, e pensa in positivo; voglio dire hai avuto una brutta esperienza? ok adesso sai bene cosa non vuoi e da cosa stare al largo, i patti chiari amicizia lunga hanno il loro perché :)
    Ti ringrazio di nuovo e’ davvero piacevole sentirsi dire cose come quelle che hai detto :)

     

    Soddisfatto del mio scritto invio la risposta e mi dimentico della cosa riprendendo la solita delirante routine della vita lavorativa, sino al giorno seguente in cui rientrando nel sito la messaggeria segna un nuovo messaggio, strano son appena arrivato qui e tolto una persona o due nessuno mi scive e inoltre non ho pubblicato nessun racconto chi è che mi scrive?

    Oh cacchio la stessa di ieri, che vorrà mai?

     

    Grazie sono entrata x leggere la tua mail, molto velocemente, ma devo scappare non posso farmi vedere qui Una stretta di mano.

     

    Non posso farmi vedere qui? E chi sei una ricercata speciale? O più probabilmente visto il sito l’oggetto delle attenzioni poco (niente) gradite di qualche “bloody wanker” (adoro insultare in altre lingue…)

    Però sei educata e hai un modo molto grazioso di scrivere, ti meriti senza dubbio una risposta, non fosse altro che per educazione.

     

    Ricambio la stretta di mano
    ma il “non posso farmi vedere qui” non esiste, se c’è qualcuno che ti importuna parlane subito con il web master admin o come si chiama e se è lui che ti rompe fai una bella denuncia per molestie ai Carabinieri.
    My 2 cents

     

    Ok pratica archiviata anche oggi ho dato la mia perla di saggezza, certo che però che vita del menga dover star attenti per un rompi $testicoli… come sarebbe bello prendere questi soggetti e usarli come sacco d’allenamento nelle palestre di pugilato… pensieri oziosi vero ma decisamente rilassanti.

     

    Fast forward al giorno dopo e altro messaggio da questa Signora,

    Posso lasciarti un mio contatto mail? Se ti va di scrivere al di fuori del sito, possiamo fare due chiacchiere. No, grazie a Dio nessun problema con l’ admin, che è una persona che mi è veramente cara! Talvolta sembra che abbia un brutto carattere, invece ad una conoscenza un po’ più approfondirà risulta essere un uomo serio ed affidabile. blablabla@blablabla.com

     

    Buon riposo.

     

    Cribbio l’ha scritto alle 4 di mattina.. eccone un altra che dorme poco, ma perché mi vuoi dare la tua mail?

    Il mio carattere più che sospettoso è entrato in modalità “chi sei cosa vuoi chi ti ha mandato” e quindi le rispondo usando una delle mail da battaglia che uso normalmente per le varie schifezze poco o nulla importanti, convinto che non risponderà…

    errore; si fa viva e come; e mi racconta una storia delirante a dire poco, ma lo fa in un modo che neanche per un secondo credo mi stia prendendo in giro, una cosa così pazzesca o sei un cretino o pensi che chi ti legga è un cretino e direi che nessuno dei casi ricorre visto come scriviamo, quindi è vera per forza, poveraccia che sfiga nera che ha avuto.

    Per qualche dannato motivo ha capito che con me può parlare liberamente e mi sa che ne approfitterà, va beh due parole si fan sempre volentieri anche se via mail e se si può far vedere le cose alla gente con un ottica differente è sempre una cosa buona.

    Comincia un fitto quanto sempre più piacevole scambio di mail in cui oltre a buffe sciocchezze ci scambiamo anche pezzetti della nostra vita e molte riflessioni, e dopo qualche giorno ci presentiamo anche e scopro che si chiama Odessa, un nome decisamente inusuale e bello.

    Sempre scrivendo a ruota libera scopro che vive a una cinquantina di Km da Milano, la cosa che mi ha da subito colpito di Odessa è la sua spontaneità, è fresca e vivace, si mette a nudo con me senza porsi problemi dicendomi chiaramente che giorno per giorno mi considera sempre più affidabile.

    In una delle sue mail dice di non sapere se è una slave o se è invece una donna che vuole solo fare sesso trasgressivo, vuole però esplorare la sua sessualità e soprattutto capirsi, ci vuole un bel coraggio a dire una cosa simile, questa tizia mi piace sempre di più…

    Mi tempesta di domande sia tecniche (che parola orrenda) che riferite agli aspetti di relazione che regolano le relazioni BDSM e le rispondo con sincerità su come vedo la cosa, che è una visione molto poco poetica e molto pragmatica, stranamente per una donna la trovo d’accordo.

    Ormai è chiaro che ci stiamo annusando, e odessa è sempre più curiosa e diventa femminilmente più maliziosa di giorno in giorno, sono ormai 8 o 10 giorni che ci scriviamo regolarmente e più volte al giorno e un paio di volte odessa va un passo in la nel discorso tanto che le chiedo a freddo ti stai offrendo?

    Mi risponde con grande buon senso non so cosa sono come faccio ad offrirmi?

    Mi piace sempre di più la testa di questa donna.. le mail continuano ancora quando salta fuori l’idea di vederci in faccia, era nell’aria e puntualmente è arrivata

    organizziamo di vederci una sera a cena e tutto pare filare liscio sino al giorno precedente, Murphy guarda con sguardo malevolo e la cena salta, mi dico ok può succedere deve muoversi e deve dipendere da altri per problemi logistici ci può stare, ma il mio lato sospettoso torna fuori…

    Rimandiamo al sabato successivo ma a pranzo, e all’ultimo minuto pare che si inchiodi tutto un altra volta ma odessa riesce a gestire la cosa e tutto fila liscio.

    Mi sorprende e mi fa sorridere con una domanda sullo stile quanto sei alto? Per sapere se mettere i tacchi o meno, non vuole mettermi a disagio gentile davvero…

    Le rispondo con una risata se sei alta 180 cm e metti i tacchi 12 io non sono per nulla imbarazzato.

    Ci vediamo davanti al ristorante ed è davvero molto graziosa, pranziamo e chiaccheriamo di lavoro, di cibo, di tutto, di persona e’ anche più spontanea che via mail, si mi piace proprio questa donna, è sincera e non ha problemi a raccontarsi.

    Insiste per pagare il suo pranzo e con una risata le dico che non se parla proprio sono circa le 14 e le chiedo se vuole fare un salto a casa nostra per fare 4 chiacchere serie sul perchè ci siam visti accetta con un minimo di titubanza credo più che altro per vedere i 2 generatori di rumore che le avevo mostrato in fotografia.

    Appena aperta la porta di casa i due cosi buffi e pelosi le si precipitano ovviamente contro abbaiando e 10 secondi dopo odessa e seduta a terra che gioca con loro e non accenna minimamente ad alzarsi…

    La cosa mi fa davvero sorridere, sia perché è bella da vedere come gioca sia perché mi sa tanto di tecnica dilatoria per non affrontare il discorso, ok odessa prenditi il tempo necessario non è un problema, mi siedo e mi verso un dito di whisky guardandola giocare coi cagnetti, ha un che di fanciullesco in quella posa, è davvero graziosa nei modi oltre che una bella donna, penso proprio che mi piacerebbe davvero giocare con lei, se Murphy guardasse altrove non mi spiacerebbe proprio per niente…

    Dopo ¼ d’ora abbondante si viene a sedere di fianco a me e cominciamo a parlare, e dopo un po il discorso finisce inevitabilmente sul perché siam li e si fa più serio, odessa sai che io non ti chiederò nulla che dovrai essere tu a offrirti e che se non lo farai il mio atteggiamento nei tuoi confronti non cambierà di una virgola le mie regole sono queste e gliele elenco brevemente, se ti stan bene ok altrimenti vale quanto ho detto prima.

    Ho paura Marco, ma mi rendo conto che se mi alzo adesso e dico no ci sarà una parte di me che dovrò accantonare per sempre e non lo voglio fare, ho paura ma se dico di no adesso non potrò più dire si in seguito, quindi ti dico si anche se sono spaventatissima ti chiedo mi vuoi come schiava?

    Le sorrido e senza risponderle mi alzo e chiudo la porta che dal sul ballatoio che avevo lasciato aperta, le dico alzati e vieni qui prontamente ubbidisce e mi si piazza di fronte a 2 passi guardandomi dritto negli occhi, le dico spogliati e lei un po sorpresa mi chiede qui adesso? Si, qui adesso le dico sorridendo; comincia e resta rapidamente in mutandine e reggiseno, devo continuare? Si via tutto, e immediatamente esegue è davvero una bella donna, ha un corpo tonico nonostante sia oltre i 40 ha un ciuffo di peli che le copre le grandi labbra ma mi aveva anticipato che si sta sottoponendo al trattamento laser per la depilazione definitiva e che aveva sospeso per il periodo delle ferie.

    Mi avvicino e comincio a stimolarle i capezzoli sentendoli che si induriscono sotto le dita, scendo pochi minuti dopo e comincio a toccarla, dopo pochi istanti chiude gli occhi e si gode la sensazione entro in lei prima con un dito poi con due e continuo a toccarla alternando la penetrazione con dei massaggi esterni, la sento gemere e il suo respiro si fa affannoso sento quanto tutto ciò le piaccia e percepisco quanto anche la sconvolga, le dico sei proprio una porca sei qui nuda in casa di uno sconosciuto con due delle sue dita in figa, mi abbraccia e stringe forte la lascio fare abbracciandola con l’altro braccio, geme si gode la sensazione continuo per una decina di minuti e quindi smetto, le chiedo come si sente e mi risponde bene mi hai fatto sentire una puttana e mi abbraccia con un sorriso radioso dice qualcosa sul volere di una schiava e io le piazzo uno sculaccione di quelli decisamente tosti spalanca gli occhi e non sa se ridere o urlare poi si mette la mano davanti alla bocca e mi riabbraccia ahia!

    Ridendo le dico che le schiave non possono volere nulla, la vedo che tanto felice quanto tesa, e le dico allora? Come ti senti? Stavo meglio prima della pacca sul culo mi risponde con un sorriso ma sto bene.

    Bene è ora che assaggi la frusta mi guarda un po intimorita ma dice va bene, saliamo in mansarda e apro un cavalletto che tengo li proprio per cose del genere, la faccio mettere con le natiche ben esposte e con la pancia che tocca la sommità del cavalletto, quindi prendo un flogger e le dico adesso ti colpirò e tu conterai i colpi a voce alta e a ogni colpo dirai grazie Padrone mi risponde si Padrone con voce bassa, comincio e lei conta e ringrazia la vedo che ha paura, che sente il dolore nonostante ci stia andando molto leggero e noto che la sua pelle si segna subito e molto, c’e’ da andarci cauti e molto qui di cose dure non se ne parla solo strumenti flessibili per questo giocattolo, mi fermo a una dozzina di colpi e le dico ok per oggi basta, mi guarda sorpresa e mi dice ridendo ma come padrone tutto qui?

    Se vuoi odessa io ricomincio anche le dico ridendo ma ti faccio presente che sino a 1 ora fa tu non ti saresti neanche sognata di spogliarti farti toccare e frustare le chiappe da uno sconosciuto forse è il caso che la metabolizzi un po questa esperienza non credi?

    Si credo tu abbia ragione risponde odessa con un sorriso.

     
      Posted on : Sep 29, 2015 | Comments (0)
     
    Rossana

    E così ci siamo… siamo arrivati al dunque, dopo un mesetto di discussioni
    serie e scherzose, di whatsapp lungo tutta la giornata e per gran parte della
    serata, di foto decisamente provocanti da te offerte, dopo esserci visti a cena
    e aver capito che l’alchimia era reale anche di persona siamo qui.
    Rossana l’avevo incontrata in una chat a tema, e m’ero accorto che non era
    italiana per il suo modo di scrivere, una parola tira l’altra e nei
    giorni successivi si era aperta raccontandomi di se del suo matrimonio fallito,
    della figlia che le dava delle gioie incredibili a scuola, del suo lavoro di
    responsabile commerciale di una grossa azienda che le succhiava gran parte
    della vita, del fatto che era interessata al discorso sottomissione ma che non
    sapeva assolutamente se fosse una sottomessa o solo una donna che voleva del
    sesso trasgressivo.
    È sincera rossana, ai limiti della brutalità e questo mi piace davvero molto,
    era quasi inevitabile che si arrivasse a dire vediamoci in faccia, e una volta
    successo mi ha detto semplicemente se non provo con te non provo con nessuno,
    ma ho paura, e non so se sono in grado, ti chiedo per favore di non arrabbiarti
    se non ce la faccio.
    Ho riso di cuore a quella battuta, e lei è rimasta interdetta sino a quando le
    ho detto ma non scherziamo per favore, se non ce la fai non ce la fai punto e
    basta, non è che mi posso arrabbiare perchè non è la tua strada, stai appunto
    imboccandola per capire, se capisci che non è per te non ho motivo di
    arrabbiarmi.
    È domenica mattina, sono a casa da solo mia moglie al solito lavora e uscendo
    mi ha detto con un sorriso divertiti, e io penso se ti decidessi a
    ricominciare assieme a me mi divertirei molto di più.
    Rossana arriva persino in anticipo, la vedo entrare in cucina con un bellissimo
    vestito estivo in lino e uno scialle in pizzo (siamo a settembre)sulle spalle ,
    indossa delle scarpe estive con una suola in sughero molto alta e calze color
    carne si intravede il reggicalze sotto il vestito, sono certo che mi ha obbedito
    e che non indossa altro sotto, ma da subito le dico alza il vestito voglio
    vederti.
    Col suo accento dell’est europa mi dice si Padrone e alza prontamente il
    vestito sino a sotto il mento allargando contemporanemente le gambe come le è
    stato ordinato di fare sempre in mia presenza, vedo una bella donna di 42 anni,
    tonica e abbronzata, il segno del due pezzi risalta sul colorito scuro della
    pelle ancora di più per via della totale assenza di peli pubici, il suo seno
    generoso ma non ecccessivo è sodo e fermo, sicuramente la palestra ha fatto del
    bene, la vedo tesa ed è normale che sia così, è non solo la sua prima volta, ma
    anche la volta che le fugherà i suoi dubbi in un senso o nell’altro.
    Bene toglilo del tutto, prontamente esegue e si rimette di fronte a me, le
    accarezzo il pube e la sento fremere, per un breve istante toglie lo sguardo ma
    subito lo riporta nel mio, le sorrido e dico non sei obbligata lo sai, puoi
    fermare tutto in qualsiasi momento e hai la mia parola che mi fermerò.
    Lo so Padrone ma devo andare avanti mi fido di te, ma devo sapere cosa sono.
    Adesso sei la mia cagna, girati chinati in avanti e apriti bene le natiche
    resta ferma in quella posizione sino a che non ti ordino diversamente, esegue
    con solo un istante di esitazione, le accarezzo con delicatezza l’ano facendola
    trasalire, ferma! e’ il perentorio comando che le arriva e subito dopo una
    sculacciata a sottolineare col risultato di sentire un piccolo gemito.
    Mi alzo e mi sposto in solaio dove ho già preparato polsiere, cavigliere, un
    butt plug di medie dimensioni e del gel, prendo il tutto e torno in cucina,
    faccio colare del gel sull’ano e sulla punta del plug, quindi con calma inizio
    la penetrazione, sto attento non avendola scaldata per niente non voglio far
    danni, ma entra senza particolare fatica, e rossana quasi non geme ha solo il
    respiro un po affannoso (di certo la posizione non aiuta) si vede che la via è
    già aperta e collaudata, meglio così, spingo a fondo per assicurarmi che non
    possa uscire facilmente e un gemito piu’ forte le sfugge, e’ riuscita a stare
    quasi ferma nonostante la posizione umiliante e la fastidiosa intrusione, la
    ricompenso con una carezza sulle grandi labbra, sempre chinata in avanti e con
    le mani sulle natiche le fisso polsiere e cavigliere e le dico adesso
    raddrizzati, lo fa con un sospiro di ringraziamento, testo ancora una volta la
    tenuta del plug strappandole un piccolo gemito e suppongo una smorfia.
    Adesso saliamo e ti leghero’ al letto, sì Padrone, la indirizzo verso la scala
    che porta al piano superiore e vedere quel bel sedere con al centro la base
    del plug che si muove sui gradini è davvero uno spettacolo.
    Dopo pochi minuti rossana e’ legata al letto le caviglie praticamente sono a 10
    cm dai polsi e entrambi sono legati ai lati della testata del letto,
    praticamente le appoggia solo la schiena, il sedere resta sollevato ed è
    totalmene aperta, le dico è tutto ok? lei risponde annuendo, rossana essendo la
    tua prima volta e non conoscendoti non userò ne frusta ne altri attrezzi,
    semplicemente ti metterò due mollette da bucato ai capezzoli e poi usero la
    magic wand e un vibratore, la vedo tesissima e le ricordo che puo’ fermarmi in
    qualsiasi momento, dice un si strozzato ha paura e si vede, le faccio una
    carezza sul viso e le sorrido strizzandole l’occhio, questo la calma
    immediatamente, riesce a sorridere e mi dice grazie Padrone.
    Dopo 1/2 ora di magic wand in cui rossana ha pianto piu’ volte le scappa un non
    ce la faccio! Il tono è inequivocabile e vale 10 safeword, mi fermo all’istante
    e senza dire una parola comincio a scioglere i cordini che le bloccano le
    caviglie accompagnado le gambe nella discesa, subito dopo i polsi e le dico
    girati a pancia in sotto, ubbidisce tra le lacrime, con molta delicatezza le
    tolgo il plug e le accarezzo le natiche.
    Piange, con la faccia sul cuscino, la lascio fare e mi accendo una sigaretta,
    dopo un paio di minuti si gira e sempre piangendo mi dice non ce la faccio, non
    ce la faccio, ti ho deluso lo so; le faccio una carezza e mi chino a baciarla
    sulle labbra, tranquilla rossana, va tutto bene volevi sapere e adesso sai,
    adesso riprenditi un momento poi ti vai a fare una doccia, ti preparo un bel
    caffè mentre ti rivesti e se vuoi ti puoi fermare con noi a pranzo, mia moglie
    arriverà per la una e mezza hai tutto il tempo di riprenderti e di renderti
    presentabile.
    Si mette a sedere sul letto e mi abbraccia sempre piangendo, ammetto che
    quell’abbraccio mi ha turbato sia per la bellezza della donna che per la
    spontaneità con cui e’ stato dato, non parla piange e basta, le accarezzo la
    testa e la lascio fare.
     
      Posted on : Sep 29, 2015 | Comments (0)
     



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