25feb2010
Il trasferimento in macchina durò circa trenta minuti.....ma PT non era certa di niente, le dolevano i muscoli per la tensione cui era costretta dalle funi. Infine l'auto si fermò, sentì il motore spegnersi e gli sportelli aprirsi.....passò del tempo prima che il cofano venisse aperto e due mani l'afferrassero. Senza slegarla la deposero a terra. Era su di un piazzale : distesa nuda e legata. La Mercedes si allontanò dietro la grande villa, Hans si stava dirigendo verso l'ingresso della casa senza curarsi di lei. PT vide che la villa era circondata da un muro e che quindi nessuno poteva vederla dall'esterno. Dopo qualche minuto si avvicinò un ragazzo vestito di nero che tagliò la corda che univa polsi e caviglie permettendole di rilassare i muscoli e le slegò le caviglie. Poi senza alcun apparente sforzo la sollevò e la mise in piedi per poi prendere il guinzaglio che ancora aveva collegato al collare e la tirò verso la porta d'ingresso. All'interno si trovò in un ampio vestibolo su cui davano diverse porte, tutte chiuse. Il ragazzo la condusse verso una porta sul lato opposto dell'ingresso. Una volta aperta si trovarono in un lungo corridoio che percorsero fino in fondo nella scarsa illuminazione e passando accanto a porte tutte chiuse fino ad una scala che scendeva. PT immaginava di esser condotta nei sotterranei della casa e la cosa l'eccitava e impensieriva allo stesso tempo.
Dopo due rampe e una nuova porta si trovò in una piccola stanza. Una specie di ingresso . Era completamente spoglio con pareti bianche è un'altra porta. Questa era come nelle prigioni: di pesanti sbarre metalliche, il ragazzo aprì con delle chiavi appese ad un gancio la parta poi tirandola dal guinzaglio la costrinse a seguirlo per un altro corridoio su cui davano altre porte..... queste erano vere e proprie celle. PT ne contò 8 e proprio mentre passava difronte alle ultime due, prima che il corridoio terminasse si accorse che nelle ultime due c'era qualcuno chiuso dentro. Ma non riuscì a capire se erano uomini o donne..... era solo stato uno sguardo veloce. Il corridoio dava su un enorme salone in penombra; il ragazzo ad un certo punto si fermò, PT si fermò dietro di lui che si lasciò il collare e si diresse verso un tavolino in penombra. Quando tornò aveva in mano un cappuccio di pelle che le mise in testa. PT piombò nel buio, il cappuccio aveva due piccoli fori per respirare. Lui gli liberò i polsi poi la sollevò. PT si sentì sollevare e trasportare per la stanza e poi adagiare su di un piano di legno: il ragazzo poi le prese i polsi per legarli agli angoli del tavolo e lo stesso fece con le caviglie. Era legata in croce su di un tavolo di legno in attesa di non sapeva cosa, non le sarebbe dispiaciuto essere scopata in quella posizione.....fantasticò di rimanere legata mentre altri uomini a turno la scopavano tutta legata ma dubitava che sarebbe successo una cosa così semplice e piacevole per lei......
Improvvisamente dell'acqua gelate le fu schizzata addosso. Cacciò un urlo ma la stavano investendo con un getto d'acqua fredda e seguitarono......sentiva delle risate e delle parole incomprensibili, di nuovo le sembrava una lingua orientale, forse cinese......ma le sembrava che per quel giorno di cinese ne avesse avuto abbastanza. Il getto d'acqua si arrestò e iniziarono a sfregarle il corpo con dei panni ruvidi....la stavano lavando. Il vocio non smetteva mai ed era cinese!!!!
Erano tre ragazze cinesi che dopo averla bagnata la insaponavano e lavavano su tutto il corpo per quanto le era permesso fare dalla posizione in cui era legata. Una volta insaponata e strofinata di nuovo il getto d'acqua per lavarla poi come erano arrivate sparirono lasciandola bagnata e infreddolita.
Il silenzio della grande sala era interrotto di tanto in tanto da mugolii e rumori metallici che PT non riusciva a decifrare, Poi altri rumori come di mobili spostati poi ancora rumori e passi vicino ed intorno a lei. Infine il cappuccio venne tolto: era Hans. Le accarezzò il volto poi mentre giocherellava con un suo capezzolo le chiese come si sentiva e sentendosi rispondere che stava bene la informò che da quel momento sarebbe iniziata la prova vera e propria per vedere se la vita da schiava 24/7 sarebbe stato il suo futuro. Le accarezzava la pancia
-Dobbiamo pensare ad un modo interessante per svuotare la tua pancia slut !! Ma penso di avere un'idea interessante. Io adesso mangio qualcosa se ti va puoi fare un giro nella sala per vedere cosa può riservarti la permanenza qui
PT rispose che le sarebbe piaciuto......... quindi Hans la slegò e fece scendere dal tavolo.
- Prima però devi fare una scelta......io amo che ogni schiava abbia una particolarità nel suo soggiorno qui. Ti do tre opzioni tra cui scegliere la tua. Piss slave! In questa casa vivono più o meno costantemente , compreso il sottoscritto, dieci persone e tu riceverai per la tua permanenza qui la pipì di tutti. Ogni volta qualcuno giorno o notte vorrà far pipì la farà nella tua bocca uomo o donna che sia.
PT lo guardò esterrefatta, ma lui seguitò
- Oppure per tutto il tempo avrai dei pesi attaccati ai piercing del tuo sesso. Giorno e notte, se camminerai se starai seduta se sarai legata fottuta o torturata avrai sempre i pesi alle labbra della tua fica.....
-Ma – rispose PT – io non ho piercing!!!
- Non è un problema! Terza opzione avere costantemente degli spilli ai capezzoli collegati con una macchinetta che ti darà delle scosse elettriche random....giorno e notte. Allora cosa scegli slut? Preferisci l'elettricità la pipì o i pesi alla fica???
PT rimase in silenzio qualche secondo prima di scegliere i pesi alla fica.......tutto sommato l'aveva sempre stuzzicata l'idea dei piercing al sesso.
Accanto al tavolo di legno dove era stata legata era stato portato ed apparecchiato un altro tavolo a cui Hans si sedette nel frattempo la ragazza fece un giro nel salone enorme e vide strumenti di tortura che aveva visto solo in foto o disegni in rete......un angolo attrezzato come uno studio medico......ovunque catene corde ceppi manette posti dove bloccare legare in scomode posizioni lo/la sventurato/a di turno poi fu distratta dal solito mugolio già sentito.....si diresse in un angolo in oscurità della sala da dove proveniva il suono.
C'era una ragazza chiusa in una gabbia che penzolava dal soffitto.....si avvicinò per osservare bene: dentro una gabbia di metallo una ragazza imbavagliata con una palla di gomma , le braccia legate dietro la schiena l'osservava. PT girò intorno la gabbia e vide che aveva un plug metallico infilato nel sedere da cui uscivano dei fili collegati ad una macchinetta che provocava delle scosse elettriche. Scosse che non raggiungevano la prigioniera sol nel sedere ma vide altri fili uscire dalla macchinetta e seguendoli vide che due raggiungevano delle pinzette metalliche fissate ai capezzoli e un ultimo filo era collegato ad un'altra pinza che stringeva la clito della sventurata. Ma non finiva qui perché notò che il sesso era chiuso da dei piercing che univano le labbra e le sigillavano e da lì un altro filo usciva e lasciava supporre la presenza di un altro oggetto metallico bloccato dentro la fica. Proprio in quell'istante la macchinetta fece scattare una scossa che fece saltare e mugolare la ragazza.......
- E' la settimana delle italiane...delle troie italiane...si è italiana come te....la chiamo whore. Tu sei slut lei whore.....
- Anche lei in prova per una prossima schiavitù?
- No! Lei è qui per una scommessa
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