…...PT si guardava intorno spaesata. Aveva seguito tutte le indicazioni ed era appena scesa dall'aereo che l'aveva portata ad Amsterdam vestita come una vera puttana da strada come Hans le aveva ordinato: minigonna che più mini non si poteva di pelle bianca, stivali sempre bianchi con tacco alto e una maglietta attillata, niente reggiseno e niente mutandine, niente bagaglio e solo una mini borsetta per i documenti e niente soldi o carte di credito. In più in aeroporto , in una toilette, aveva dovuto infilarsi in culo un buttplug di gomma nero prima del check in e si era fatta una foto con il cellulare mentre se lo infilava per inviarla immediatamente ad Hans . Da lui aveva ricevuto un messaggio di ritorno in cui le ordinava di farsi ancora due foto e inviarle prima del decollo: una mentre attendeva imbarco seduta in cui si vedesse fica nuda e plug e l'altra dall'aereo prima della partenza e dell'obbligo di spegnimento dei cell seduta al proprio posto. Poi durante volo sarebbe dovuta andare alla toilette e farsi altre foto mentre toglieva e rimetteva plug per poi inviarle dopo atterraggio.........
Infatti era atterrata aveva inviato le foto ed ora attendeva istruzioni e ripensava alla situazione in cui si era venuta a trovare.
Era nata tutta da una fantasia condivisa in rete: la voglia di cambiare totalmente vita e diventare una schiava....... totale! Disposta a tutto..... tra tanti contatti alla fine uno più insistente e costante degli altri era questo Hans: olandese, età indefinita che le aveva proposto dopo molte chat mail con fantasie e racconti di torture umiliazioni violenze …... racconti che la eccitavano e impaurivano ma attraevano come niente altro. Infine inaspettata la proposta: vieni ad Amsterdam, resti qualche giorno, ti tratto come schiava troia e vediamo come reagisci e quali sono tuoi limiti poi eventualmente organizzo un' asta per venderti al miglior offerente come schiava.
Proposta tanto folle quanto eccitante.
Per rendere concreta l'offerta le aveva prenotato e pagato il volo lui stesso.....solo andata perché il ritorno dipendeva se lei avesse deciso di interrompere la prova oppure solo quando lui avrebbe deciso se e quando accettarla come merce da mettere all'asta.
Aveva avuto solo 5 giorni per decidere se andare o meno ma poi aveva accettato le regole e si era imbarcata.
Adesso era sul marciapiede fuori dell'aeroporto in attesa di ordini tra gente che camminava veloce e decisa verso destinazioni che lei non aveva......parlando una lingua di cui non comprendeva niente. L'eccitazione del volo, del plug di gomma nel culo , le foto.....era passata, adesso c'era la situazione di trovarsi vestita, o meglio mezza svestita su di un marciapiede mentre sempre più gente iniziava ad osservarla per l'abbigliamento da troia e abbastanza leggero e inadeguato per il clima olandese.
Infine dopo minuti che sembravano interminabili arrivò il messaggio al cell:
Un brivido la percorse........ma non aveva alternative a questo punto: niente biglietto di rientro, niente soldi, niente bagaglio......
Si avviò verso i taxi in attesa, diede un'occhiata ai tassisti per vedere se c'era qualcuno che le sembrava più disponibile a quel tipo di pagamento......anche se poi non sapeva quale metro di scelta adoperare: età , colore, etnia???
Infine si diresse verso un tassista di colore di circa 50 anni dall'aria di aver lavorato tutta la notte e in attesa di un ultimo cliente prima di staccare. Forse non gli sarebbe dispiaciuto una bella pompa prima di tornare a casa.
Salì e diede l'indirizzo.......più passava il tempo più l'eccitazione riprese a crescere e trovava la cosa intrigante e non più imbarazzante.......Dopo quasi 45 minuti dopo aver attraversato Amsterdam e essersi diretto verso il porto il tassista rallentò in una strada delimitata da case che sembravano abbandonate o adibite a piccoli magazzini con poche auto di passaggio e ancor meno persone. PT gli fece cenno di andare ancora un poco avanti e lo fece arrestare in prossimità di un muro lungo la strada dove non c'erano case e portoni. Scese sul marciapiede aprì lo sportello di destra anteriore come per pagare ma aprì la borsetta per far vedere al tassista di non aver denaro, prima che lui iniziasse ad inveire lei gli disse in inglese che voleva succhiarlo....... un attimo di sorpresa dell'uomo che si fece ripetere la frase poi mentre era ancora perplesso lei si stese sul sedile e gli abbassò la cerniera dei pantaloni , aprì la cinta e sbottonò......lui allora si mise comodo per facilitarla..... PT prese in mano il cazzo nero che rispose subito all'inattesa situazione. Iniziò a leccarlo e succhiarlo mentre il tipo , ormai a suo agio, con una mano le stringeva le chiappe nude accorgendosi del plug..... a questo punto lei prese il cell e glielo diede invitandolo a fotografarla mentre faceva il bocchino.......mentre lo succhiava e giocava con le sue palle il cazzo era diventato bello duro e di dimensioni interessanti......solo che lui aveva cambiato idea.....dopo averle fatto qualche foto l'afferrò e sollevò per stenderla sul sedile con la testa fuori dello sportello e dopo averle sfilato violentemente il plug dal culo era intenzionato ad incularla....... fu una penetrazione veloce e violenta ma facilitata dal fatto che l'ano era già dilatato da ore........la teneva bloccata sul sedile con una mano che spingeva tra le sue scapole......la fotteva in profondità e con forza.
Ad un certo punto ridendo gli chiese se voleva delle foto......PT rispose di si......lo pregò di fotografarle il buco del culo mentre la sfondava........
Quando finalmente lui venne dentro di lei lei rimase stesa con la testa ad osservare se qualcuno si era accorto di quel che accadeva nel taxi, ma non vide nessuno......intanto l'autista una volta sfilato il cazzo riprese il plug di gomma e lo infilò di nuovo con forza
gli disse in inglese. Poi la fece girare e si fece leccare e pulire il cazzo prima di spingerla fuori dell'auto.
Di nuovo sola su di un marciapiede in attesa.... decise di inviare un paio di foto ad Hans per far capire che aveva fatto come aveva chiesto.
Passarono circa dieci minuti senza nessuna risposta mentre nel frattempo tutte le auto che passavano rallentavano per guardarla......finché un grosso Mercedes con i vetri oscurati rallentò e si fermò di fronte a lei
Era Hans, già in chat le aveva detto che non gli interessava sapere il suo nome e che l'avrebbe chiamata sempre e solo SLUT
Lui aprì la portiera e scese......era completamente vestito di nero: scarpe di pelle nera, pantaloni in tessuto nero, cinta di cuoio nera e un maglione a collo alto nero..... doveva avere più di 50 anni ma era difficile dargli un'età precisa.....capelli biondi tagliati corti e occhi chiari.......
Si incamminò facendo segno a PT di seguirlo mentre il Mercedes si allontanò. Le disse che aveva ricevuto le ultime due foto e che aveva apprezzato la sua attitudine da puttana. Era sicuro che le era piaciuto molto essere sodomizzata in quel modo in mezzo alla strada e che era positivo per la vita che si apprestava ad iniziare...... poi le chiese se aveva fame e alla sua risposta affermativa camminarono fino ad un ristorante cinese da vetrine e insegne polverose e malferme. Visto che non era ancora mezzogiorno il locale era deserto, si sedettero ad un tavolo e dopo poco si avvicinò una donna sui 50 anni nel tradizionale vestito di raso con caratteri cinesi e tradizionali dragoni per prendere l'ordine. Hans ordinò velocemente qualcosa in olandese e utilizzando anche qualche parola cinese.....poi dopo che aveva finito l'ordine disse altro alla cinese indicando PT, la donna rispose ridendo e andandosene......
Le ho detto che hai appena finito di lavorare e che sei una puttana...hai finito tardi perché non smetteresti mai di farti scopare....mi ha risposto che se vai in cucina trovi sicuramente persone che ti faranno lavorare.
Silenzio....lui la guardava e taceva.....finché fu lei a parlare:
-
devo andare in cucina?
- Prima mangiamo........
Arrivarono i piatti ordinati e PT mangiò con appetito mentre Hans assaggiò appena qualcosa.
Alla fine lui tirò fuori da uno zainetto che lei aveva appena notato un collare con scritto SLUT e glielo mise al collo, poi delle manette con le quali gli bloccò i polsi dietro la schiena e infine un guinzaglio che agganciò al collare. Poi la fece inginocchiare accanto al tavolo e chiamò la donna cinese che arrivò. Appena la vide iniziò a cianciare e ridere. Lui le disse qualcosa e l'orientale sempre ridendo prese il guinzaglio e dette uno strattone per farsi seguire da PT che si alzò per camminare. Hans immediatamente le diede una sonora sculacciata sul culo nudo e le intimò di camminare a quattro zampe. Fu condotta nelle cucine dove la donna iniziò ad urlare per sovrastare il rumore , poco dopo tutti i presenti 2 cuochi e 8 aiutanti si fermarono ad ascoltarla poi si avvicinarono e presero a ridere. PT non comprendeva le parole ma la situazione non aveva bisogno di traduzioni. La donna la portò verso un piccolo tavolino. Due inservienti la presero e stesero sul tavolino. Comparvero per magia delle corde, le legarono le caviglie alla base delle gambe del tavolo, poi la fecero stendere sul piccolo tavolo: aveva la testa che sporgeva dall'estremità opposta. Altre corde la bloccarono al tavolo. La cinese si avvicinò di nuovo e urlo quelli che sembravano ordini dandole prima una pacca sul sedere in corrispondenza della base del plug che aveva nel culo e poi un altro ordine urlando qualcosa afferrandole le labbra della fica e stirandole.
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